Are We Alone ?

Are we alone ?

Sin dagli albori dell’uomo sulla terra esso ha sempre guardato al cielo, alle stelle ed ai corpi celesti con timore e reverenza. L’universo è a tutt’oggi una entità di cui conosciamo veramente poco. Ufficialmente il dibattito scientifico sull’esistenza o meno di vite extraterrestri ha inizio con il paradosso di Fermi, “Se lo spazio brulica di vite, perchè non ne abbiamo mai incontrata nessuna ?”. Per far cadere questo paradosso basta osservare che nessuno può dimostrare che sulla terra non sia mai avvenuto un incontro del terzo tipo. Fu più tardi che Drake formulò la sua equazione che stima in modo statistico il numero di civiltà extraterestri presenti nella nostra galassia. Badate bene, solo nella nostra galassia !
La formula di Drake fu a fondamento della fondazione di SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), un istituto americano che si propone di rispondere scientificamente al quesito: Are we alone ?

E’ ovvio, nella scienza così come nell’arte e nello sport, non ci sono frontiere militari, ed è per questo che vi consiglio di sfogliare questa scala elaborata nel 1964 da uno scienziato Russo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_Karda%C5%A1%C3%ABv

vedi anche : https://www.seti.org/


Are we alone ?

Since the dawn of man on earth it has always looked to the sky, the stars and the celestial bodies with awe and reverence. The universe is still an entity of which we know very little. Officially, the scientific debate on the existence or otherwise of extraterrestrial life begins with the Fermi paradox, “If space is teeming with lives, why have we never met any?”. To dispel this paradox, it suffices to observe that no one can demonstrate that an encounter of the third kind has never occurred on earth. It was later that Drake formulated his equation which statistically estimates the number of extraterrestrial civilizations present in our galaxy. Mind you, only in our galaxy!
Drake’s formula was the foundation of the foundation of SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), an American institute that aims to scientifically answer the question: Are we alone?

It is obvious, in science as well as in art and sport, there are no military frontiers, and this is why I advise you to browse through this scale elaborated in 1964 by a Russian scientist:
https://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_Karda%C5%A1%C3%ABv

see also : https://www.seti.org/

Terra

TERRA

Terra, madre di tutte le madri,
nel tuo grembo la vita, la morte.
Tua la materia dei nostri fragili corpi,
verde e variopinta anima respirante la tua flora,
vivida e famelica la tua fauna,
blu e sconfinati i tuoi oceani,
azzurro ed infinito il tuo cielo.
Terra, casa generosa
di innumerabili specie
ma punto minuscolo
di un infinito universo.


Tratto la libro ‘Congiunzioni’

Concorso Internazionale Isola di Stromboli – Menzione di Merito

VULCANO

Un vortice in mezzo all’ oceano,
gabbiani volano inconsapevoli
sopra un branco di pesci
inghiottito dai flutti.
Il fuoco, il magma misti all’ acqua
ribollono in una cornice di vapori.
Un’ isola sta nascendo,
spinta in superficie dal magma di un vulcano.
Poi il silenzio,
messaggio divino della creazione.

Andrea Bianchini 2023.


Eventi

JANE

Le donne rumene sono tra le più belle donne della razza europea. Jane faceva la ballerina in un night di Rimini; il “Messalina”. Jane non era una ragazza normale, lo si poteva appurare con un colpo d’occhio soprattutto quando ballava nuda; una bellezza ed armonia lancinanti. Io l’ho conosciuta quella sera, un venerdì, intorno alla mezzanotte, dopo averla osservata ballare nuda per un ora. Mi sono avvicinato a bordo del palco. Un mio amico mi aveva detto; “Chiedi pure il numero di cellulare alle ragazze del night, loro te lo danno volentieri! “. E così ho trovato il coraggio di avvicinarmi al bordo del palco e mentre lei si asciugava il sudore con un panno viola le ho chiesto: “Scusa Jane, mi daresti il tuo numero di cellulare?”. La risposta è stata immediata; “Certo! Ma tu. Birichino. Non è che mi vuoi portare a letto gratis?”. Non ho avuto il tempo di riflettere, la mia risposta è stata; “perché, tu verresti a letto con uno come me?”. “Tieni, questo è il mio numero di cellulare. Chiamami quando vuoi.”, è stata la sua risposta mentre mi porgeva un biglietto appena raccolto dal cubo appoggiato a bordo palco. Il mio stupore ed insieme gioia è stata una cosa indescrivibile. Cosa avevo io di così speciale per meritare il suo numero di cellulare? Poi ho riflettuto pensando alle parole del mio amico, in fondo quello era il suo mestiere. Io od un altro che importa? Lei avrebbe accettato comunque, e questo celatamente mi scocciava. Ma noi uomini siamo fatti così, che illusi, anche dietro la richiesta esplicita di danaro ci illudiamo che quello sia interesse nei nostri confronti. Ma lei, era veramente troppo bella…. Perché l’uomo è così sensibile alla bellezza femminile? Ma forse non tutti gli uomini sono fatti così. Si vedono coppie in cui lui è molto più bello di lei, e viceversa. E allora? Chi sono queste Veneri dalla forza attraente irresistibile per alcuni uomini, ma soprattutto disponibili anche a uomini decisamente poco attraenti. Mestiere, mi sono detto, poi ho riflettuto ed ho pensato; no, ci deve essere qualcosa di più, passione, motivazione, o schiavitù. La mia conclusione è che la bellezza è un fardello enorme perché ha un enorme valore affettivo che rende dipendente chi la subisce e schiavo chi la possiede. Perché, la virtù? È forse diversa dalla bellezza? No, mi sono detto; crea dipendenza a chi la subisce e schiavitù a chi la esercita; come la bellezza.


Tratto dal libro ‘Eventi’

L’enigma della Sfinge e miti

L’enigma della Sfinge e miti

Nella mitologia greca esiste una figura, che poi era un mostro, che si chiamava Sfinge. Molto noto per il suo enigma. ‘La sfinge’ collocata alle porte della città di Tebe, poneva a chi volesse entrare nella città un’enigma, se il passante sbagliava risposta veniva divorato dalla Sfinge altrimenti poteva entrare.
Noto come l’enigma della Sfinge è il seguente; in una delle sue svariate versioni:
“Chi cammina con quattro zampe al mattino, due al giorno e tre al vespro ?”
Io penso che tutta la mitologia greca sia una grande metafora della vita, del mondo e dell’universo. Insomma, di grande insegnamento. Ed in tutte le figure si può osservare una storia, fantastica o terrificante, che ad un tratto capovolge la situazione. Si pensi ad esempio al mito di Medusa ed innumerevoli altri. Ed in questo capovolgimento viene creato un eroe o un tiranno…
Ma come diceva un mio amico quando eravamo ragazzi; ‘Quando un mito cade, va in frantumi !’

L’intelligenza collettiva

L’intelligenza collettiva

Quante volte ci siamo chiesti, in questo stato chi comanda ? in questo mondo chi comanda ? esiste un organo una persona che detiene localmente o globalmente il comando degli eventi materiali ?

No signori, non esistono poteri forti, si, forse qualcuno può far del male più di qualcun altro, ma, ognuno deve rispondere a qualcuno per le sue azioni.

Sul pianeta esiste tutta una catena di esseri viventi, non esclusi i vegetali, cosa distingue l’essere umano dagli altri esseri viventi ? La parola, l’intelletto.

Cosa ci fa pensare di essere al vertice della piramide dell’intelligenza tra gli esseri della terra ? Non vi sembra un’idea egocentrica e poco realistica ?

Dall’interazione tra le comunicazioni tra esseri viventi emerge un comportamento, così come dalla attività elettrica del cervello emerge a sua insaputa il ragionamento, così dalla interazione delle comunicazioni tra esseri viventi emerge una intelligenza di cui noi non abbiamo percezione ma influenza l’evoluzione e le azioni degli esseri viventi.

Questa è l’intelligenza collettiva.


Tratto dal libro ‘Racconti. Epilogo’

Solo Dio crea

Solo Dio crea

Premetto che questa non è una recensione all’opera del Maestro Giuseppe Aletti, “Da una feritoia osservo parole”. Libro che ho acquistato e letto con grande piacere e curiosità, devo dire un libro sicuramente originale ed interessante.
Quello che ha attirato il mio pensiero è stato il titolo, chissà cosa intende per feritoia il Maestro Giuseppe Aletti… Li per li questo titolo mi ha subito incuriosito e non riuscivo a dargli una collocazione precisa, ne intendo farlo, nel caso sarebbe meglio chiedere al Maestro cosa intende per feritoia. Dopo qualche giorno mi è venuta in mente la feritoia costituita dalla casella di testo in cui possiamo scrivere ciò che vogliamo, presente in alto alla pagina di tutti i motori di ricerca presenti sul web…
Proviamo a pensare quali e quante varietà di parole e frasi, il nostro ipotetico osservatore si vedrebbe scorrere sotto gli occhi ogni giorno… forse miliardi…
Ed immaginiamo quale fonte inesauribile di idee possa risultare una tale osservazione. Ad esempio, realizzando qualche statistica saremmo in grado di capire cosa è che interessa maggiormente alla gente ? quali notizie ? quali prodotti ? quali località ? E via dicendo… Se dessimo in input ad un programma di intelligenza artificiale tutte queste informazioni, sicuramente, come minimo, imparerebbe a parlare. Ed in effetti, il programmino che sta dietro la feritoia di Google ad esempio risponde pure per le rime!
Ed ho anche pensato; quell’uomo che di mestiere legge tutte le poesie dei concorsi, oltre ad arricchirsi spiritualmente, quanti stimoli per scrivere nuove poesie avrebbe ? Il rischio è che leggendo le cose degli altri, poi quando andiamo a scrivere il nostro cervello è saturo di emozioni ed idee indotte, e un po come se la nostra creatività venisse ‘inquinata’. Mi capita spesso di ricevere poesie per email, versi di cui non conosco l’autore, beh, devo dirvi che evito di leggerle… E’ un pò come i post su facebook, alcuni, forse troppi, ci danno fastidio. Ma sono uno stimolo alla nostra creatività. E poi, parlando tempo fa con mio figlio Matteo gli ho detto; ‘Nessuno crea, solo Dio crea, noi, al massimo, rielaboriamo’.

Andrea Bianchini 2023.

Holocaust 2000

Oggi vi vorrei parlare di un film che ho visto da bambino e, ricordo, di essere rimasto molto impressionato dalla sua visione che sconsiglio ai minori. In questo periodo storico in cui si va parlando di guerra nucleare, terza guerra mondiale e apocalisse, mi sembra tornare di attualità questo film profetico del 1977, con Kirk Douglas e la nostra Agostina Belli, musiche di Ennio Morricone.

Per la trama :
https://it.wikipedia.org/wiki/Holocaust_2000