Dal baratto al denaro

Come noto l’uso del denaro compare dopo parecchio tempo dall’inizio di scambio di beni tra uomini. Inizialmente se io avevo quanlche uova di troppo ed il mio vicino aveva qualche mela di troppo, poteva succedere che ce le scambiassimo alla pari compiendo un baratto. In questo modo il valore della merce non era assoluto ma dipendeva da ciò che già un individuo possedeva, il che non era del tutto un male.
Fu con la comparsa dei mercanti, soprattutto quelli che viaggiavano per mare con le navi, che inizia la comparsa del denaro sotto forma di moneta che aveva un reale valore intriseco proprio come monete d’oro, d’argento e bronzo. Questo anche per minimizzare il peso dei carichi e partire con navi piene di merce e tornare con navi scariche ma con il portafogli gonfio di monete. Così, con la moneta, io potevo decidere di acquistare un bene qualsiasi e non essere costretto ricevere tra gli unici beni materiali una merce determinata in cambio come baratto.
Successivamente gli stati, prima piccoli poi grandi, decisero di stampare la carta moneta, in quantità pari al valore di oro custodito in un deposito nazionale apposito, liberandosi ulteriormente del peso e della responsabilità di muoversi recando moneta di valore prezioso. Ecco che allora compaiono i pagamenti elettronici, le carte di credito, i trasferimenti telematici di denaro.
Infine, relativamente da breve periodo di tempo, ecco la comparsa di moneta virtuale legata ai crediti ricevuti in modalità telematiche diverse, come vendita di merce elettronica o remunerazione di lavoro effettuato sul web.

Perchè alla fine, diciamocelo, quello che ci serve è: mangiare, bere, respirare, riposare, amare, e nutrire la nostra anima.

Andrea Bianchini 2023.