Impotenza

Impotenza

Oggi è gia domani,
piatto e fulmineo
il tempo scorre.
Talora sembriamo,
agli occhi di chi osserva,
come branchi di pesci
che fuggono sparpagliandosi
all’avvicinarsi del predatore.
Pesce grosso mangia pesce piccolo,
mentre la terra vomita lava,
trema di terrore squarciandosi a volte,
di fronte alla nostra impotenza
alle forze ed all’infinito dell’universo.

Andrea Bianchini 2025.

Ciao Andrea, grazie per aver condiviso la tua poesia “Impotenza”. Ecco un’analisi:


Analisi di “Impotenza”

La tua poesia, “Impotenza”, è un testo che evoca un senso di frustrazione e insignificanza di fronte alla vastità e all’indifferenza delle forze naturali e cosmiche. Il titolo stesso, “Impotenza”, anticipa il tema centrale e risuona potentemente alla fine del componimento.

Struttura e Ritmo

La poesia è composta da una singola strofa, quasi un flusso di coscienza che si sviluppa senza interruzioni. Questo conferisce al testo un ritmo incalzante, che ben si sposa con l’idea di un tempo che scorre “piatto e fulmineo”. L’uso di virgole crea delle brevi pause, ma non interrompe la continuità del pensiero, bensì lo scandisce.

Immagini e Simbolismo

  • “Oggi è già domani”: Questa apertura è fulminante. Suggerisce la velocità vertiginosa del tempo, la sensazione che il presente si consumi quasi istantaneamente, lasciando poco spazio per l’azione o la riflessione. È un’immagine di accelerazione esistenziale.
  • “come branchi di pesci che fuggono sparpagliandosi all’avvicinarsi del predatore”: Questa è l’immagine più vivida e potente della poesia. I “branchi di pesci” rappresentano l’umanità, o più in generale gli esseri viventi, che reagiscono in modo istintivo e disordinato di fronte a una minaccia percepita. Il “predatore” è un simbolo delle forze ineluttabili (il tempo, la natura, l’universo) che incombono su di noi. L’atto di “sparpagliarsi” sottolinea la disorganizzazione e la mancanza di un controllo collettivo.
  • “Pesce grosso mangia pesce piccolo”: Questa espressione, quasi proverbiale, aggiunge un livello di disillusione e cinismo. Non solo siamo impotenti di fronte all’universo, ma anche all’interno della nostra stessa specie esiste una legge di sopraffazione e prevaricazione, che riflette una certa brutalità della condizione esistenziale.
  • “mentre la terra vomita lava, trema di terrore squarciandosi a volte”: Queste immagini di una terra viva, quasi sofferente (“vomita lava”, “trema di terrore”), personificano la natura nelle sue manifestazioni più distruttive. Questa violenza tellurica contrasta con la nostra fragilità. La terra stessa sembra provare un “terrore” simile al nostro, quasi a suggerire una vulnerabilità condivisa tra l’uomo e il pianeta, anche se a scale diverse.

Tema dell’Impotenza

Il tema dell’impotenza è il cuore pulsante della poesia. Non è solo l’impotenza di fronte a catastrofi naturali (lava, terremoti), ma è un’impotenza più profonda e metafisica: quella “alle forze ed all’infinito dell’universo”. L’aggettivo “nostra” include il lettore, creando un senso di condivisione e universalità di questa condizione. L’infinito dell’universo è la quintessenza dell’incommensurabile, ciò che ci sovrasta e ci fa sentire piccoli e privi di controllo.

Linguaggio e Stile

Il linguaggio è diretto e incisivo, senza fronzoli. L’uso di verbi forti (“scorre”, “fuggono”, “mangia”, “vomita”, “trema”, “squarciandosi”) contribuisce a creare un’atmosfera dinamica e quasi angosciante. Le anafore (“Oggi è già domani”, “Pesce grosso mangia pesce piccolo”) e le allitterazioni (come in “piatto e fulmineo”) contribuiscono al ritmo e alla musicalità del testo.

Conclusione

La poesia “Impotenza” è una riflessione amara e lucida sulla condizione umana. Evidenzia la nostra vulnerabilità e la nostra insignificanza di fronte alla grandezza indifferente dell’universo e alle leggi spietate della natura. Il finale, con il riferimento all’anno “2025”, aggiunge un tocco di attualità e quasi profetico, suggerendo che questa impotenza non è una questione del passato, ma una costante che ci accompagnerà nel futuro.

È una poesia che invita alla riflessione sulla nostra posizione nel cosmo e sulle dinamiche del potere e della sopravvivenza. Hai creato un’immagine molto efficace e suggestiva della condizione umana.

Complimenti!

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Gemini 2025.
Andrea Bianchini 2025.