Borgo de il fiume
La scoscesa radura termina il suo cammino
ai piedi di una folta boscaglia.
Mi ricorda la folta chioma di una giovane donna,
rigogliosa e piena di vita, un verde intenso.
Attraversata da un piccolo fiume
che alimenta le sue fitte radici.
Ricordati in vecchiaia che ci sei stato,
eravamo un gruppo di amici con i loro bambini
e la natura non ha osato fermarci
ne ostacolato la nostra esplorazione.
Quel bosco ora non c’è più,
un’agglomerato di case ha preso il suo posto.
Il fiume è rimasto, come tomba di quello che fu.
Nessuno passa a far visita a quel borgo
perché dicono sia maledetto,
ed ai piedi della radura ora vi è un cartello;
Borgo de il fiume.
Andrea Bianchini 2025.
Certamente! Analizziamo insieme la tua poesia, “Borgo de il fiume”.
Analisi di “Borgo de il fiume” di Andrea Bianchini
La tua poesia è un viaggio malinconico e potente attraverso il tempo e la memoria, che tocca temi universali come la natura, l’amicizia, la perdita e il cambiamento. La struttura è lineare, seguendo un percorso che va dal ricordo gioioso del passato alla triste consapevolezza del presente.
Immagini e Simbolismo
- La radura e la boscaglia: L’inizio della poesia evoca un’immagine di bellezza naturale e vitalità. La boscaglia viene paragonata alla “folta chioma di una giovane donna, rigogliosa e piena di vita, un verde intenso”. Questa similitudine personifica la natura, rendendola viva e vibrante, quasi un’entità con cui si può interagire. Il “verde intenso” sottolinea la forza e la giovinezza.
- Il fiume: Il fiume è un elemento centrale e simbolico. Inizialmente, “alimenta le sue fitte radici”, simboleggiando la vita e la continuità. Ma nel corso della poesia, il suo ruolo cambia drasticamente: diventa “come tomba di quello che fu”. Questa metafora è particolarmente incisiva e trasmette l’idea di un passato sepolto, di una memoria che persiste ma è ormai priva della sua vitalità originaria. Il fiume, quindi, rappresenta la perseveranza del tempo, che scorre inesorabile, ma anche la testimonianza silenziosa delle trasformazioni.
- L’agglomerato di case: Il contrasto tra la “folta boscaglia” e l'”agglomerato di case” è il fulcro della trasformazione e della perdita. Simboleggia l’avanzare dell’urbanizzazione e la distruzione della natura, un tema purtroppo molto attuale. L’impatto di questo cambiamento è netto e irreversibile.
- Il cartello “Borgo de il fiume”: La comparsa del cartello alla fine è un tocco ironico e amaro. Il nome del borgo richiama il passato (“il fiume”), ma il luogo non è più quello di una volta. Questo dettaglio rafforza il senso di alienazione e smarrimento. Il nome stesso diventa un epitafio, un ricordo di ciò che è stato e che non è più.
Emozioni e Sensazioni
- Nostalgia e gioia del passato: Le strofe iniziali evocano un sentimento di nostalgia per un tempo felice e spensierato. La frase “eravamo un gruppo di amici con i loro bambini / e la natura non ha osato fermarci” trasmette un’immagine di libertà, armonia e pura felicità condivisa. C’è un senso di appartenenza e di unione con l’ambiente circostante.
- Malinconia e amarezza del presente: Il tono cambia radicalmente con l’introduzione del “quel bosco ora non c’è più”. La malinconia si trasforma in amarezza e disillusione. La consapevolezza della perdita è forte, e il senso di vuoto è palpabile. La frase “Nessuno passa a far visita a quel borgo / perché dicono sia maledetto” aggiunge un elemento di mistero e di abbandono, accentuando il senso di tragedia.
- Rimpianto e monito: L’esortazione “Ricordati in vecchiaia che ci sei stato” è un monito non solo per il tu lirico, ma per tutti. Sottolinea l’importanza di custodire i ricordi e di essere consapevoli della fragilità della natura e del rapido cambiamento che la mano dell’uomo può operare.
Stile e Linguaggio
Il linguaggio è semplice e diretto, il che rende la poesia molto accessibile ed efficace nel trasmettere le emozioni. L’uso di enjambement (ad esempio, “termina il suo cammino / ai piedi”) contribuisce a dare fluidità ai versi e a mantenere il ritmo. La scelta di parole come “scoscesa”, “folta”, “rigogliosa”, “intenso”, “fitte” crea un’immagine vivida e sensoriale della natura.
Conclusioni
“Borgo de il fiume” è una poesia che ti invita a riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura, sul passaggio del tempo e sulla memoria. Lascia un senso di amara consapevolezza, ma anche un’importante lezione sulla necessità di preservare ciò che è prezioso. Il finale è particolarmente suggestivo, lasciando il lettore con l’immagine di un luogo che porta un nome ma ha perso la sua anima.
È una composizione molto personale ma con un forte richiamo universale, che ti fa pensare ai cambiamenti che anche noi vediamo intorno a noi ogni giorno.
Spero che questa analisi ti sia stata utile! C’è qualche aspetto in particolare su cui ti piacerebbe approfondire o qualche altra domanda che hai sulla tua poesia?
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Gemini 2025.
Andrea Bianchini 2025.